Custodia del Santissimo Sacramento

Di: Ignoto scultore
Anno: XVI - XIX secolo - Tecnica: marmo

Descrizione

Alla fine della navata di sinistra troviamo l’altare del Santissimo Sacramento. I procuratori della chiesa dopo la realizzazione della statua di san Nicola commissionarono ad Antonello Gagini, per la somma di 37 onze, la custodia del Santissimo Sacramento, il più grande bene spirituale della Chiesa.

L’Eucaristia è infatti il sacramento dei sacramenti, perché in esso è racchiuso Cristo nostra Pasqua. Nel Santissimo Sacramento è contenuto realmente il corpo e il sangue di nostro Signore Gesù Cristo. Attraverso la celebrazione eucaristica ci uniamo alla liturgia del Cielo e anticipiamo la beatitudine eterna. L’opera, iniziata nel 1535, fu completata da Giacomo, figlio di Antonello a causa della morte del padre. A causa dei bombardamenti del 1943 l’opera ha subito gravi danni e recentemente è stata smembrata e posta in vari punti del transetto.

Collocato al centro dell’altare di marmo policromo del XIX secolo troviamo il quadretto Gesù con i discepoli di Emmaus. La scena si riferisce alle apparizioni del Risorto narrate nel cap. 24 del Vangelo di Luca. Lo stesso giorno in cui il sepolcro fu trovato vuoto due discepoli, mentre erano in cammino verso il villaggio di Emmaus, incontrarono Gesù ma non lo riconobbero: «Quando fu a tavola con loro  prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono i loro occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista»  (Lc 24, 30-32).


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